Quale destino per la sanità pubblica?

Sabato 12 aprile alle ore 10 all’auditorium San Rocco, parliamo di Servizio Sanitario Nazionale e di come difenderlo, con esperti del calibro di Nino Cartabellotta, Emmanuele Pavolini, Italo Paolini. L’incontro è aperto a tutti!

Grande partecipazione di pubblico all’incontro organizzato dall’ambulatorio Paolo Simone Maundodè e dalla Fondazione GIMBE sul destino della sanità pubblica. Molto apprezzato è stato il grande spessore culturale degli interventi che hanno evidenziato le criticità odierne del Servizio Sanitario Nazionale che rischiano di comportare che la salute divenga un privilegio per pochi e non un diritto di tutti. Tutti gli intervenuti hanno anche sottolineato come sia necessario un’unione di intenti fra cittadini, politici e portatori di interesse per rilanciare un sistema sull’orlo di crollare per una crisi che rischia di divenire irreversibile

Quanto conta una vita?

Continuiamo a tenere alta l’attenzione sull’accesso alle cure, contribuendo alla riflessione con incontri di approfondimento come quello che si è tenuto lo scorso 23 febbraio presso il teatro del Portone, nei pressi del nostro Ambulatorio Solidale, a Senigallia.

Gli ospiti, il dottor Giovanni Putoto, di CUAMM Medici con l’Africa, e il dottor Roberto Maccaroni, di Emergency, ci hanno aiutato ad allargare lo sguardo sul mondo, realtà che conosciamo attraverso i teleschermi ma che non ci possono lasciare indifferenti. Il dottor Gabriele Pagliariccio ha poi ricondotto l’attenzione sull’importanza del Servizio Sanitario Nazionale. Punti di vista che ci hanno aiutato a riprendere coscienza del tesoro che abbiamo, ma che pensiamo sia seriamente a rischio in questi anni. Ognuno può fare la sua parte, l’Ambulatorio solidale Paolo Simone Maundodé ci prova, dedicandosi alle persone con maggiori difficoltà. Come sapete non è  nostra intenzione sostituirci al servizio pubblico, di cui semmai cerchiamo di colmare le difficoltà a fornire prestazioni, in particolare all’indirizzo delle persone più fragili ed emarginate. Purtroppo è sotto gli occhi di tutti la realtà di un sempre maggiore depotenziamento della sanità pubblica, che ci costringerà ad essere ancor più presenti con le nostre attività.